Il diritto successorio svizzero si evolve e si adatta ai tempi: più libertà è il dono che la Confederazione Elvetica ha voluto fare ai propri cittadini, ma anche a tutti quelli che sceglieranno l’applicazione del diritto svizzero alla propria successione, anziché quello nazionale.

Dal 1° gennaio 2023, infatti, le mutate forme di convivenza, le relazioni sociali – che in alcuni casi prevalgono sui rapporti di parentela – e tutti quei casi che più di un secolo fa non erano nell’ottica del legislatore svizzero verranno ora valorizzate dal punto di vista successorio, sempre che sia questa la volontà del soggetto che intende pianificare la propria successione tramite testamento.

La prima importante novità è che i cittadini svizzeri potranno devolvere liberamente buona parte della propria eredità.

In caso di testamento la quota a favore dei figli, infatti, potrà essere drasticamente ridotta fino ad arrivare a ¼ del patrimonio totale.

Stessa sorte per la quota minima da destinarsi al coniuge o al partener registrato: non meno del 25% degli averi, ma nessun obbligo in più.

A conti fatti i cittadini svizzeri potranno devolvere a chiunque il 50% del proprio patrimonio.

Un altro fatto importante riguarda la scomparsa della legittima a favore degli ascendenti.

Infine, c’è più chiarezza riguardo alla natura degli averi contenuti nel così detto 3° pilastro: non rientrano nella successione e verranno devoluti in base all’ordine dei beneficiari regolato dalla normativa sulla sicurezza sociale.

Non fatevi trovare impreparati.

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